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Il Consenso in merito ad alcune questioni riguardanti il Corano
di G.F. Haddad

Argomenti:

1. Tutto quanto è contenuto nel Sacro Corano è veridico. (sihhat kulli mā fī al-Qur'ān)
2. La certezza del testo del Corano. (thubūt al-Qur'ān)
3. Il Corano raccolto in un volume da ʿUthmān ibn ʿAffān - che Dio si compiaccia di lui. (Mushaf ʿUthmān)
4. L'ordine dei versi nel Corano (Tartīb āyāt al-Qur'ān).
5. L'alterazione del Corano. (Tahrīf al-Qur'ān)
6. Rinnegare una lettera dal Sacro Corano. (Juhūd harf min al-Qur'ān)
7. Spiegare il Corano. (Sharh al-Qur'ān)
8. Toccare il Corano solamente nella condizione di purezza rituale. (al-wudū' li mass al-Mushaf)


Vi è un appropriato Consenso [1] in merito ai seguenti argomenti riguardanti il Corano:


1. La veridicità di tutto quanto è contenuto nel Sacro Corano. (sihhat kulli mā fī al-Qur'ān)

Chiunque neghi una singola regola o descrizione sancita nel Corano, o neghi qualcosa che il Corano stabilisce come vero, o stabilisca come vero qualcosa che il Corano nega, o professi il dubbio riguardo appena menzionato, costui è un apostata e un miscredente secondo il Consenso.

Fonti: Ibn Hazm, "Marātib al-ijmāʿ fī al-ʿibādat wa al-muʿāmalāt wa al-iʿtiqādāt” [I gradi del Consenso negli atti di adorazione, nei rapporti umani, e nelle credenze] (Maktabat al-qudsiyya, 1358 H) pp. 174-5; Nawawī, "Al-majmūʿ sharh al-muhadhdhab” [Il compendio: commento al "Purificato”, un testo di Abū Ishāq al-Shirāzī sulla giurisprudenza shafeita] (Cairo: Matbaʿat al-ʿasima) 2:185.


2 - La fissazione del testo del Corano. (thubūt al-Qur'ān)

Vi è Consenso sul fatto che il testo del Corano non è stato fissato in altro modo che mediante il tawātur (ovvero le tradizioni trasmesse da un gran numero di Compagni del Profeta – che Dio lo benedica e gli doni la Pace – che escludono l'eventualità della falsificazione per ogni singolo passaggio della trasmissione).

Fonti: Nawawī, "Sharh Sahīh Muslim” [Commento alla raccolta di tradizioni profetiche autentiche curata da Muslim] (Bulaq, ed. 1323 H) 3:213.


3 - Il Corano raccolto in un volume da ʿUthmān ibn ʿAffān - che Dio si compiaccia di lui. (Mushaf ʿUthmān)

Vi è Consenso circa la completezza del contenuto del volume (Mushaf) di ʿUthmān.

Fonti: Qādī ʿIyād, citato da Nawawī, "Sharh Sahīh Muslim”, 4:109; Ibn Hajar, Fath al-bārī bi sharh Sahīh al-Bukhārī [La vittoria del Creatore: commento alla raccolta di tradizioni profetiche autentiche curata da Bukhārī] (Cairo: al-matbaʿa al-bahiyya, 1348 H) 12:131.


4 - L'ordine dei versi nel Corano (Tartīb āyāt al-Qur'ān).

Vi è Consenso sul fatto che l'ordine dei versi in ogni capitolo (sūra) del Corano e la loro successiva disposizione nell'odierno ordine del Corano (Mushaf) sono stati decretati da Dio, e su questa base la Comunità l'ha trasmesso dal Profeta – che Dio lo benedica e gli doni la Pace.

Fonti: Qādī ʿIyād, citato da Nawawī, "Sharh Sahīh Muslim”, 4:56, 5:419-420; Baqillānī, citato da Ibn Hajar, "Fath al-Bārī”, 2:204, 4:32; Shawkānī, "Nayl al-awtar sharh muntaqā al-akhbār min ahādīth sayyid al-akhyār” [La realizzazione dei desideri: commento a tradizioni selezionate trasmesse dal Maestro degli Eletti], (Cairo: al-matbaʿa al-ʿuthmāniyya, 1358 H) 2:230.


5 - L'alterazione del Corano. (Tahrīf al-Qur'ān)

Chiunque aggiunge al Corano una lettera diversa da quelle riportate dalle recitazioni trasmesse che sono universalmente preservate e trasmesse, o sottragga dal Corano una lettera, o cambi una delle sue lettere con un' altra; ed a colui cui è stata fornita la prova che la lettera che egli ha aggiunto od il cambiamento che ha effettuato non appartiene al Corano, o che la lettera che egli ha omesso appartiene al Corano, e ciononostante continua deliberatamente nel fare quanto detto, nella piena consapevolezza che questo è contrario con quanto viene fatto dai musulmani: tale persona è un apostata ed un miscredente secondo il Consenso.

Fonti: Nawawī, "Al-majmūʿ sharh al-muhadhdhab”, 2:185, 3:292; "Sharh Sahīh Muslim”, 4:100; Ibn Hazm, "Marātib al-ijmāʿ”, p. 174; Ibn Hazm, "Al-muhalla” [L'abbellito], ed. Harras, Cairo: Matbaʿat al-imām, p. 446; Shawkānī, "Nayl al-awtar”, 2:201.


6 - Rinnegare una lettera dal Sacro Corano. (Juhūd harf min al-Qur'ān)

Vi è Consenso [sul fatto] che chiunque rinnega consapevolmente una lettera del Corano sull'inclusione della quale [nel Corano] vi è accordo è un apostata e un miscredente.

Fonti: Nawawī, "Al-majmūʿ”, 2:185.


7 - Spiegare il Corano. (Sharh al-Qur'ān)

Vi è Consenso [sul fatto] che la spiegazione del Corano fatta dai sapienti (ʿulamā') è eccellente, e che è proibito alle persone non qualificate spiegarlo, tradurlo, o discutere intorno ai suoi significati.

Fonti: Nawawī, "Al-majmūʿ”, 2:185.


8 - Toccare il Corano solamente nella condizione di purezza rituale. (al-wudū' li mass al-Mushaf)

A colui (muhdith) che si trova nella condizione di impurità rituale minore è proibito toccare o trasportare il Corano (mushaf). Queste sono le parole di ʿAlī, [2] Saʿd ibn Waqqās, [3] e Ibn ʿUmar. [4] Non risulta che alcuno dei Compagni del Profeta li abbia contraddetti. Vi è Consenso [sul fatto] che ad un muhdith non è permesso di toccare il Corano, foss'anche con altro che le membra oggetto di abluzione (wudū'), come ad esempio il torace.

Fonti: Abū al-Tayyib, citato da Nawawī, "Al-majmūʿ”, 2:75.


Che Dio benedica e doni la Pace al Profeta, alla sua Famiglia ed ai suoi Compagni. [5]



Note dei curatori

[1] Il termine "Consenso” (ijmāʿ) indica il consenso dei sapienti più autorevoli della comunità Islamica che, insieme al Corano, alla Tradizione profetica (sunna), ed al ragionamento per analogia (qiyās), rappresenta una delle fonti della giurisprudenza Islamica (usūl al-fiqh) e della Legge sacra (sharīʿa). Derivato da alcuni passi coranici e dalle tradizioni profetiche, nella dottrina sunnita viene considerato un principio infallibile.
[2] Il Califfo ʿAlī ibn Abī Tālib, quarto Successore del Profeta Muhammad alla guida della comunità Islamica.
[3] Saʿd ibn Abī Waqqās, uno dei Dieci Compagni del Profeta Muhammad ai quali è stato promesso il Paradiso.
[4] ʿAbd Allāh ibn ʿUmar, Compagno del Profeta Muhammad e figlio di ʿUmar ibn al-Khattāb, secondo Califfo.
[5] Per interessanti approfondimenti si veda la pagina "Quranic References”, https://www.livingislam.org/qur.html


Il Consenso in merito ad alcune questioni riguardanti il Corano.
di G.F. Haddad

Autore, titolo e indirizzo web del documento originale:
G.F. Haddad, "Consensus concerning some issues related to the Qur'anhttps://www.livingislam.org/consq_e.html
Ultimo aggiornamento: 21-09-2002

Riprodotto con il permesso esplicito dell'Autore.
Traduzione e note a c. di ʿAbd al-Mālik e ʿAbd al-Shakūr.
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